Le paure del bambino. I sogni. I Terrori Notturni.


In generale, i bambini proiettano nei sogni le loro emozioni vissute (angosce, paure, ecc.). 

I sogni rappresentano una eccezionale porta per entrare nel modo interno del bambino, per conoscere i suoi pensieri, sentimenti, emozioni, paure, gioie e desideri. 
Parlare con i bambini dei loro sogni, raccontare i propri, consente al genitore di condividere una parte della loro esistenza.  - Non di certo, però, fare un "interrogatorio", accompagnato da toni inquisitori!-

Disegnare i sogni ( proposta funzionale dopo i 3 anni di età), inoltre, consente di fornire al bambino un maggior controllo sugli eventi inconsapevoli che possono turbare il suo vivere quotidiano.


Nel paese dei mostri selvaggi, di Maurice Sendak, Babalibri

Le fantasie, i conflitti con i genitori, le frustrazioni che nascono nei rapporti con gli altri bambini, le angosce legate alla perdita della figura di riferimento ( o paura dell'abbandono), le contrarietà alle regole imposte, i sensi di colpa per le proprie "cattiverie reali o immaginarie" (spesso creati dal giudizio e dalla "etichetta" degli adulti, con frasi del tipo, non ti voglio più bene, sei cattivo, sei una peste, la nonna non ti vuole più se fai così, ..ecc.), un disordine nell'organizzazione del ritmo quotidiano,  possono emergere durante il sonno, sotto forma di incubi.
I bambini non sono in grado di collegare l’incubo con la situazione reale che li spaventa. 

I mostri, che turbano il loro sonno, sono in realtà i loro impulsi aggressivi che ritornano, in quanto, spesso si sentono inconsapevolmente colpevoli di ciò che accade loro. 



Questi incubi non sono prodotti da fenomeni fisiologici, ma costituiscono un normale processo di sviluppo della personalità, un evoluzione nello sviluppo del pensiero infantile, per cui l'adulto dovrebbe:



  • limitarsi a rassicurare il bambino sulla naturalezza dell'emozione della paura;
  • offrire la sua presenza sicura ed il suo sguardo rassicurante, al fine di aiutarlo a ritrovare la necessaria serenità per farlo riaddormentare;
  •  non minimizzare le paure del bambino, ma comprenderlo ed aiutarlo, ( ad esempio, come suggerito sopra, facendogli ad esempio raccontare o disegnare gli incubi), al fine di ottenere informazioni importanti sul suo mondo interno, al fine di poterlo aiutare a superare le paure che derivano dalle sue angosce;
  • evitare di mostrarsi spaventati, di fare confronti con altri bambini o fratelli, di farlo sentire pauroso o indurre in lui un senso di debolezza e di vergogna, in quanto queste azioni gli suggeriscono di reprimere e quindi nascondere le sue paure. Atteggiamenti questi poco funzionali per una sana crescita del bambino;
  • occorre assecondare i suoi bisogni, rispettare i suoi tempi e fargli capire che non ha nulla da temere. Ascoltarlo;
  • occorre trasmettere al bambino messaggi positivi ed evitare (con lo scopo di ottenere la sua ubbidienza), di "terrorizzarlo" con frasi: se non fai questo arriva il lupo cattivo, guarda che poi c'è l'uomo nero che ti viene a prendere, ecc.






- Terrori Notturni -
Come suggerisce Berry Brazelton, pediatra, all'età circa dei due anni possono iniziare a manifestarsi anche i "terrori notturni" (pavor nocturnus). Essi si verificano durante il sonno profondo e si manifestano con urla e movimenti del corpo incontrollabili.Se gli episodi sono sporadici, la tranquilla presenza di un genitore che sveglia delicatamente il bambino per rassicurarlo e calmarlo è sufficiente. Il bambino vede il genitore, si sente "contenuto", ascoltato e rassicurato e spesso si riaddormenta. Queste situazioni solitamente si verificano dopo giornate particolarmente difficile e stressanti per il bambino: ad esempio in casa vi è stata agitazione poichè tanti parenti e amici sono venuti in visita, oppure gli adulti hanno "sgridato o punito" il bambino poco prima del riposo serale, ecc.In tali situazioni, il pavor nocturnus è proprio una modalità inconscia del bambino di "liberarsi" delle paure, delle angosce, dello stress accumulato nella sua giornata.


Gioco del Faccio finta che ... Dormo.


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