Approfondimento: il Triangolo Pikler.

Dott.ssa Emmi Pikler (Fonte foto: ricerca Google)
Il triangolo Pikler è stato pensato da Emmi Pikler,   pediatra ungherese, direttrice dell'istituto di Metodologia dell'Educazione e della Cura della Prima Infanzia a Budapest, noto come Istituto Loczy; ricercatrice rigoroso sullo sviluppo del bambino con  particolare attenzione agli aspetti motori nelle primissime fasi della vita.
A partire dall'esperienza clinica, da ricerche e studi, Emmi Pikler ha scoperto un sistema innato di sviluppo  motorio secondo cui il bambino, se vive una condizione di sicurezza affettiva ed è posto in un ambiente sicuro ed adeguato alle sue capacità, si interessa al mondo esterno ed agisce in modo spontaneo ed attivo  su di  esso.
Il dono più grande che il bambino può ricevere dall'adulto  che si prende cura di lui fin dalla primissima età sono uno spazio   ed un tempo  sufficienti per sperimentare le proprie possibilità autonome di apprendimento, in completa armonia con il proprio livello di maturità, con gli interessi e le iniziative di ogni momento.
La capacità di arrivare dalla posizione neonatale (posizione supina) a quella eretta per spinta propria, senza alcun bisogno di esercizi, insegnamenti, anticipazioni, stimolazioni dell'adulto, e per giunta con un ottimale risultato nella qualità dei movimenti - Alberto Oliverio, professore di psicobiologia e neuropedagogista,  specifica che "I movimenti creano la mente", ma quale qualità di movimenti permettiamo ai bambini? -, ha cambiato radicalmente il modo di vedere e di pensare il bambino e il rapporto che l'adulto stabilisce con lui.
Nessuno deve mostrare al bambino come strisciare, gattonare o alzarsi in piedi: egli deve sperimentare fino a conseguire la soluzione più adeguata al suo stadio evolutivo.

 * Il Triangolo Pikler:  Che cos'è *
Fonte foto: Midwest Montessori
Si tratta di una struttura in legno triangolare. Attraverso esso il bambino può accompagnare, sperimentare e soddisfare il proprio bisogno di arrampicarsi, salire, scendere, scoprire disequilibri, ritrovare equilibri, sperimentare lentamente la verticalità,  sviluppando le proprie capacità motorie, la forza fisica, l'abilità motoria, l'equilibrio posturale, la concentrazione, l'apprendimento.
Può essere posizionato sia direttamente sul parquet oppure su tappeto a pelo corto  o tappeti a puzzle in gomma eva (possibilmente  colori neutri e senza decori).
L'adulto accompagna con la sua presenza rassicurativa, con lo sguardo, con la sua presenza fiduciosa la scoperta spontanea del bambino. Una presenza in lontananza fisica e non una presenza invasiva, protettiva.


* Quando proporlo * 
Un bambino che inizia a gattonare (8/9 mesi) può interessarsi al triangolo Pikler, perché ha già le competenze motorie per alzare il tronco, aggrapparsi e prendersi ai pioli, iniziare a salire  . Anche la rampa diventa interessante  .... ma tutto ciò  dipende dall'approccio che il bambino ha verso il movimento, verso l'equilibrio.
Il Triangolo è infatti stato creato dalla pediatra  per tutti quei bambini che hanno avuto, ed hanno, la possibilità di scoprire le posture e gli spostamenti da soli, in autonomia. 
Per altri bambini può offrire insicurezza, paura e può diventare pericoloso.
Quindi va introdotto nell'ambiente del bambino dopo che lui ha acquisito delle competenze motorie in autonomia, fin da piccolissimo, sperimentando quella che è la motricità libera, che ha come postura di base la postura supina a terra.
Spesso un'azione, un movimento, una sperimentazione che gli adulti pensano sia facile e semplice, per un bambino piccolo non lo è: i piccoli devono costruire una sensazione intima, una sensazione tonico-emotiva, di sicurezza che si acquista solamente attraverso prove, prove, tentativi, prove, riprove (ripetendo azioni, sequenze, passaggi), finché  si sentiranno sicuri di "procedere avanti".
Attenzione. Se l'adulto insiste, se l'adulto aiuta, se l'adulto diventa ansioso, se l'adulto ha fretta di  fargli imparare ( tutto ciò spesso è accompagnato dal  "far del bene" e spesso lo si fa non volendo) ... tali atteggiamenti provocano poca fiducia  nel bambino, nelle sue capacità, nelle sue potenzialità, ed il messaggio che l'adulto invia attraverso il corpo, attraverso lo sguardo, attraverso la sua presenza fisica, e le parole,  ostacolano  la costruzione intima del bambino.

Fonte foto: devlinderhoutenspeelgoed.nl
Bisogna imparare  ad osservare e imparare a vedere i piccoli dettagli dei movimenti, le piccole mosse, i piccoli avanzamenti. Ogni giorno magari succede qualcosa di nuovo! 
Date fiducia e aspettate! Le cose succedono da sè con i bambini!
Emmi Pikler ha pensato questa struttura per offrire al bambino la possibilità di vivere la motricità libera, il che significa che sono i bambini stessi che scelgono, solo se noi adulti li lasciamo fare.
Se li insegnamo a muoversi, se li costringiamo dentro strumenti adibiti al contenimento motorio, se li incitiamo con le parole ma anche con il nostro corpo, se siamo noi a scegliere le loro posizioni (come stare e dove stare), è difficile che i piccoli vivono con sicurezza, stabilità e abilità il triangolo Pikler. Alcuni non ne sono proprio interessati, poichè provano insicurezza e paura.
Adulti sedetevi vicino, in basso, con gli occhi al pavimento,  osservate, ascoltate, guardate. 
Un mondo di piccoli dettagli si aprirà ai vostri occhi!

Fonte foto: Tuqinos






Commenti

  1. Mi piace molto la idea di questo triangolo. Si adatta bene ai bambini di diverse fasce d'età. Inoltre, i miei figli si divertono molto e giocano con il triangolo di Pikler. Il mio bambino più piccolo raggiunge solo il primo gradino, ma più si esercita e più va in alto.

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