Riflessioni sulla tecnologia come "calmante digitale".

John Holcroft
Gli schermi non possono in alcun modo sostituire il piacere di "far finta di", il piacere di giocare con materiali semplici, con forme di legno, con pupazzi, con le scatole/carrelli, figuriamoci sostituire le interazioni e la relazione con gli adulti.
Bernard Aucouturier
Oggi siamo "calati" in un mondo in cui smartphone, tablet e TV sono purtroppo parti integranti della quotidianità e noi adulti ne siamo i primi esempi di utilizzo per i più piccoli.
Grandi Osservatori!
Nei ritmi giornalieri, però, è facile cadere nell'utilizzo inconsapevole di questi dispositivi per intrattenere e calmare/distrarre i bambini e le bambine.
Questa pratica d'altra parte ha conseguenze significative e disfunzionali sul loro sviluppo globale.

Lingua. L'utilizzo massiccio degli schermi può creare difficoltà e fatiche sul piano linguistico, poiché nel digitale viene a mancare il rispecchiamento per i bambini e le bambine del movimento della bocca nell'emissione dei suoni/parole tipico invece nella relazione in presenza con l'adulto che parla.

Emozioni. Le emozioni dei bambini e delle bambine si regolano attraverso il gioco, l’interazione diretta con gli adulti e la connessione autentica con chi li circonda. Usare gli schermi come strumento per placare un disagio emotivo o evitare una crisi emozionale può impedire loro di sviluppare strategie sane di autoregolazione. Inoltre, si rischia di far dipendere il bambino e la bambina dagli stimoli digitali per rassicurarsi, invece che accompagnare verso una rassicurazione affettiva dell'adulto, riducendo la capacità di affrontare le emozioni in modo autonomo e consapevole.

Riposo. L’esposizione alla luce blu degli schermi, soprattutto nelle ore serali, può interferire con il rilascio di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Questo può provocare difficoltà ad addormentarsi, sonno frammentato o agitato, con conseguenze sul benessere generale del bambino e della bambina.

Cognitivo.
L’infanzia è il momento in cui i bambini e le bambine esplorano il mondo attraverso la sensorialità, il movimento di tutto il corpo e il gioco spontaneo. Un uso prolungato degli schermi sottrae tempo prezioso a queste esperienze fondamentali, ostacolando lo sviluppo della creatività, della capacità di risolvere problemi e delle competenze senso-motorie. Attività come leggere insieme, manipolare, correre e arrampicarsi, travasare o costruire con materiali naturali offrono stimoli ben più ricchi e variegati rispetto a un dispositivo digitale.
Inoltre, gli studi evidenziano una riduzione della capacità di attenzione e un aumento della difficoltà di concentrazione.

La Società Italiana di Pediatria (SIP) sull’uso dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc ecc.) sconsigliano di esporre a smartphone e tablet prima dei 2 anni, durante i pasti e prima di andare a dormire, trattandosi di una esposizione in cui il dispositivo dovrebbe svolgere la funzione di calmare o zittire l’espressione dei bisogni. E’ preferibile limitare l’uso di questi dispositivi a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni; 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni.

Quali Strategie Pedagogiche per un uso consapevole dei dispositivi?
  • Definire limiti chiari. L'adulto deve stabilire tempi e contesti specifici per l’uso dei dispositivi, evitando soprattutto il loro utilizzo durante i pasti, i momenti di cura personale e cambio pannolino e prima di dormire. Al di sopra dei tre anni un timer visivo, come ad esempio una clessidra, potrebbe aiutare il bambino e la bambina a vedere il tempo e sentirne il confine. E' responsabilità dell'adulto tenere fermezza sul limite stabilito ed essere pronto ad accogliere e rassicurare la possibile crisi di frustrazione che ne deriva.
  • Motricità, attività, giochi. Quando si è accanto ad un bambino ed una bambina coinvolgerli in semplici attività quali cura della casa, cucinare, orto, manipolare, sperimentazione e gioco con materiali di riuso e riciclo (giocare con niente), leggere insieme, muoversi all'esterno ed in natura, vivere momenti di noia, sono esperienze che apportano ricchezza al suo sviluppo globale.
  • Modello positivo. Gli adulti devono essere un esempio nell'uso responsabile della tecnologia, mostrando loro che ci sono tempi/spazi in cui è possibile mettere da parte i dispositivi per dedicarsi ad attività che favoriscano il contatto umano e la presenza.
  • Rituali digital-free. Lascia che i rituali più importanti della giornata quali colazione, pasti, riposo siano lontani dall'utilizzo della tecnologia, lasciando l'utilizzo dei dispositivi in momenti altri della giornata nei tempi indicati sopra.
  • Luoghi digital-free. Crea stanze, luoghi dell'ambiente in cui tutti debbano essere liberi da tecnologia (bambini, bambine e adulti).
  • Connessione e presenza. Il tempo condiviso con gli adulti, presenti con corpo e mente accanto al bambino/a, è un nutrimento essenziale per il benessere dei bambini e delle bambine. Affidarsi troppo agli schermi può ridurre le opportunità di vivere durante la giornata momenti di ascolto, dialogo e relazione profonda, fondamentali per costruire sicurezza emotiva e autostima.
  • Mediazione. Gli adulti dovrebbero accompagnare verbalmente i contenuti che i bambini e le bambine guardano sugli schermi, per mediare sia a livello lessicale sia a livello emotivo. Ciò significa che i bambini e le bambine non dovrebbero essere mai lasciati soli davanti agli schermi (dove per "solitudine" si intende anche un adulto accanto ma che sta facendo/pensando altro).
L'educazione è un processo naturale svolto dal bambino e non si acquisisce ascoltando parole, ma attraverso esperienze sensoriali nell'ambiente.

Maria Montessori 



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