Riflessioni sulla pratica del Tummy Time o "Tempo sulla Pancia".

Fonte foto: https://www.taftoys.com/

Osservazioni sulla pratica del "Tummy Time" attraverso gli studi e le ricerche della pediatra Emmi Pikler sulla Motricità Libera.
Spesso sentiamo parlare della tecnica del Tummy Time, una pratica di stimolazione motoria molto diffusa e consigliata in modo preventivo. 

Di che cosa si tratta? 
E', appunto, una ginnastica che serve a stimolare lo sviluppo motorio del bambino: una serie di esercizi che si propongono al neonato, messo in posizione prona su di un tappeto a terra, con accanto oggetti e strumenti per attirare la sua attenzione e distrarlo, con le finalità di rafforzare i muscoli del collo, della schiena, ma anche le braccia e le gambe, ed, in generale, il controllo encefalico.
Una ginnastica spesso associata alla Plagiocefalia o sindrome della testa piatta, ossia la condizione secondo cui si sviluppa sulla parte posteriore o laterale della testa di un bambino uno schiacciamento del cranio, una parte piatta. La condizione può far sembrare la testa del bambino deformata o asimmetrica. Ed è opinione comune che la sindrome della testa piatta sia causata dal troppo tempo trascorso sulla schiena nella primissima infanzia. 

La dott.ssa Emmi Pikler, pediatra, ci porta ad osservare la pratica utilizzando uno nuovo sguardo, attraverso la sua teoria (documentata e dimostrata in molti anni di ricerca, studio ed osservazione) secondo cui i bambini hanno un modello di sviluppo interno perfetto sin dalla nascita e non hanno alcun bisogno di essere stimolati e messi in posizioni motorie in cui non potrebbero entrare o uscire da soli.

Ma come faranno i piccoli a sviluppare un cranio dalla forma normale se viene posizionato dall'adulto solo nella posizione supina, ossia messo sempre e solo sulla schiena?
Immaginiamo di essere un neonato, nuovo in questo mondo, e di guardare il mondo per la prima volta attraverso i suoi occhi: è tutto accattivante e sei curioso di studiare e imparare il più possibile. Osservi l'albero fuori dalla finestra che si muove nella brezza e il riflesso della luce che danza sulla finestra ... il telefono squilla in un'altra stanza e si sentono delle vibrazioni dovute a dei passi sul pavimento ... un camion romba sulla strada fuori ed una macchina suona il clacson ... Tutte queste cose ti farebbero voltare la testa, e girarla per cercare e ricercare la direzione da cui proviene la "sensazione corporea" interessante. Se la tua testa fosse in una posizione neutra (come nella posizione supina a terra) e il collo fosse libero mentre sei sdraiato sulla schiena, muoveresti liberamente la testa.
Immagine tratta dal testo "Datemi Tempo" di Emmi Pikler

Tale processo di scoperta - il quale avviene tantissime volte al minuto - di girare, di cercare, di muovere la testa ed il collo, assicurano che le placche di crescita craniche si fondano insieme in modo uniforme ed integrato, creando la forma normale e naturale della testa, rotonda liscia. Inoltre, come si legge nel testo di Daniel N. Stern "Diario di un bambino", già a pochi giorni dalla nascita un neonato può manifestare le sue preferenze relazionali girando la testa.

Una cosa di cui invece dobbiamo fare attenzione è la difficoltà o l'avversione a girare la testa da un lato piuttosto che dall'altroCiò che spesso si può osservare è che i neonati possono essere un po' bloccati dalla nascita (tensioni muscolari fetali) e hanno bisogno di ulteriore supporto da parte di un professionista di fiducia per poter muovere la testa di nuovo liberamente in entrambe le direzioni. 
Osserva sempre il bambino e assicurati che possa muovere liberamente la testa su entrambi i lati.

Fonte foto: Pinterest

Perché non è necessario il ′′ Tummy Time " secondo gli studi sulla Motricità?

** Diversi sono i motivi 👇🏽
⁣⁣

1. Ai bambini NON bisogna né allenarli né insegnare a muoversi.
 Ogni bambino sa ed è competente nelle sue possibilità. Ogni bambino sente il suo corpo ed ha una profonda connessione con esso.
⁣⁣
2. I bambini hanno una RESPIRAZIONE ADDOMINALE e nella posizione prona (a faccia in giù), questa risulta essere molto difficile per le sensazioni intime, interne-viscerali e tonico-emotive, che sente e che gli provocano grande disagio: in realtà messi in questa posizione dall'adulto, dopo pochi minuti i piccoli spesso piangono (questo non accade quando il neonato è posizionato a pancia sotto sulla pancia della mamma o del papà, visto che il corpo non è piatto, rigido, freddo, come il pavimento).
⁣⁣
3. Quando osserviamo che il bambino alza la testa e crediamo che così stia ′′facendo esercizi", dobbiamo pensare in realtà che così facendo sta alleviando il fastidio e le sensazioni spiacevoli che gli provocano sia il tenere lo zigomo appoggiato forzatamente a terra, non sapendo come muoversi da quella posizione né come lasciarla, sia la tensione muscolare e corporea che gli provoca la posizione forzata a livello delle spalle e del collo.
⁣⁣
4. Ogni bambino, se le condizioni ambientali e relazionali lo permettono, imparano autonomamente a girarsi dalla posizione supina a quella prona, ma non il contrario. Possiamo quindi affermare che questa posizione (prona) blocca quello che può essere, come lo definisce la pediatra Emmi Pikler, lo sviluppo motorio autonomo e la motricità libera del piccolo e la conquista spontanea di tutte quelle posture motorie intermedie, funzionali anche per il loro apporto cerebrale e cognitivo.


Fonte foto: Google

Perchè non avere fiducia nei neonati e nei bambini? 
Godiamoci il loro percorso di crescita ed evoluzione, donandogli tempo per scoprirsi, diamoci tempo per scoprirci e lasciamogli tempo per crescere in totale serenità e fluire armonico.
Per approfondire la Motricità Libera vi rimando anche ad altri articoli scritti qui nel  blog: https://infanziaepedagogiaattiva.blogspot.com/


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