Con i miei occhi! Dal diario di un 2enne.

 

′′Ho 2 anni. Non sono terribile ... Sono frustrato. Sono naturalmente arrabbiato, stressato, sopraffatto e confuso. Ho bisogno di un abbraccio."

Dal diario di un 2 enne:
Oggi mi sono svegliato e volevo vestirmi da solo ma mi hanno detto ′′ No, non abbiamo tempo, faccio io."

Questo mi ha reso triste e frustrato.

Volevo provare a mangiare da solo per colazione ma mi hanno detto:
′′ No, è tardi e sei troppo agitato, lo faccio io per te."

Questo mi ha fatto sentire frustrato e arrabbiato.

Volevo andare con le mie gambe verso la macchina ed entrare da solo, ma mi hanno detto: ′′ No, dobbiamo andare, non abbiamo tempo. Lasciami fare."

Questo mi ha fatto piangere tanto.

Fonte: web
Volevo scendere dal seggiolino e uscire dall'auto da solo ma mi hanno detto ′′ No, non abbiamo tempo, faccio io."


Questo mi ha fatto venire voglia di scappare e fuggire, opponendomi.

Più tardi volevo giocare con i blocchi in legno, spontaneamente e rispetto a quello che la mia fantasia mi stava ispirando, ma mi hanno detto “no, non così, vedi metto questo qui, fai così..."

E così decido di abbandonare il gioco con i blocchi.

Volevo giocare con una bambola che aveva qualcun altro, così l'ho presa. I miei occhi si erano già posati su di lei ed era mia perché semplicemente il MIO sguardo era su di lei. - Mi succede questo fisiologicamente. -
Mi hanno detto ′′ No, non puoi farlo! Devi condividere i giochi ed aspettare il tuo turno."

Non sono sicuro di quello che ho fatto - ho seguito il mio istinto immaturo; - mi ha reso triste. Così ho pianto. Volevo il contatto, un abbraccio ma mi hanno detto ′′ No, va tutto bene, vai a giocare ".

Mi dicono che è ora di andare a raccogliere i giochi. Lo capisco perché qualcuno continua a dire: ′′ Vai a prendere i giocattoli che hai utilizzato e mettili a posto."

Non so bene cosa fare, aspetto che qualcuno me lo mostri.

“Cosa stai facendo? Perché guardi invece di raccogliere? Prendi i tuoi giocattoli, ora!"

Non mi è stato permesso di vestirmi o di portare il mio corpo in base a dove volevo andare, ma ora mi viene chiesto di raccogliere le cose.

Non so cosa fare. Qualcuno dovrebbe indicarmi come fare questo? Da dove comincio? Dove vanno queste cose? Sto sentendo tante parole ma non capisco cosa mi viene chiesto. Ho paura e non mi muovo.

Mi butto sul pavimento e piango.

Quando era ora di mangiare volevo provare e sperimentare il pasto da solo, ma mi hanno detto “No, sei troppo piccolo e ti stai sporcando tutto. Lascia fare a me."

Questo mi ha fatto sentire piccolo e sbagliato.
Ho provato a mangiare il cibo davanti a me, ma qualcuno mi continua a dire ′′Ecco, prova questo, mangia questo, tieni le mani sul tavolo, ancora non hai finito, un altro boccone …′′ e mettendomi il cibo davanti alla faccia.

Non volevo più mangiare. Questo mi ha fatto venire voglia di buttare le cose, lanciare a terra e piangere.

Non posso scendere dal tavolo perché nessuno me lo permette... perché gli altri stanno ancora mangiando e non posso. Continuano a dire che devo aspettare. Questo mi fa piangere di più.

Sono affamato, frustrato e triste.
Sono stanco e ho bisogno di qualcuno che mi abbracci.

Non mi sento al sicuro. Sento che in tutto ciò che faccio sono sbagliato.
Questo mi fa paura.
Piango ancora di più.

Ho 2 anni. Nessuno mi permetterà di vestirmi da solo, nessuno mi permetterà di muovermi ed andare dove più ho piacere io di dirigermi, nessuno mi lascerà comunicare e prendermi cura dei miei stessi bisogni.

Tuttavia, si aspettano da me che devo saper condividere, ascoltare, obbedire, aspettare un attimo, non piangere.
Si aspettano che sappia cosa dire e come agire o gestire le mie emozioni e i miei comportamenti.
Si aspettano che sto fermo, sto zitto e non lancio nulla .... Ma, queste cose NON so controllarle.

Non mi è permesso di sperimentare le mie abilità di rotolare, gattonare, camminare, spingere, tirare, lanciare, slacciare, versare, servire, arrampicarsi, correre o fare cose che so di poter fare. Cose che mi interessano, mi incuriosiscono, che sento come miei bisogni: queste sono le cose che NON mi è permesso fare.

Ho 2 anni, non sono terribile ... Sono frustrato. Sono naturalmente arrabbiato, stressato, sopraffatto e confuso. Ho bisogno di un abbraccio.

Liberamente tradotto da Atelier della Pedagogista dalla cit. di Dejah Roman

✳️ Il periodo di sviluppo e crescita dell’OPPOSIZIONE (definito erroneamente <<i terribili 2 anni>>) può iniziare anche verso i 15/18 mesi e proseguire verso i 30/36 mesi circa. L'Opposizione è l'unica strategia che il sistema cerebrale del bambino ha, fino all'età di 6/7 anni per iniziare la costruzione della propria Identità, del proprio Sè. Lasciamo che possano opporsi e non reprimiamo ciò. ✳️

Il nostro senso di responsabilità di adulti educatori deve portarci verso una direzione di consapevolezza nei confronti di come autenticamente funzionano i meccanismi cerebrali e di crescita nell'infanzia, per non cadere nella "trappola mentale" di ciò che abbiamo vissuto - in cui il bambino veniva letto e interpretato secondo occhi e sguardi prettamente adulti e razionali, legati al potere dell'autorità e della disciplina e connesso ad una visione del bambino come qualcosa di troppo vitale da "addomesticare"-. 
E' fondamentale un cambio di sguardo verso una EDUCAZIONE CONSAPEVOLE !!

Atelier della Pedagogista
Dott.ssa Lucia Vichi (atelier.della.pedagogista@gmail.com)



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