Non anticipiamo il naturale sviluppo motorio dei piccolissimi!
Nella nostra società il porre in posizione seduta prematuramente i bambini piccoli è una pratica abbastanza comune.
Negli anni '50, la pediatra Emmi Pikler descrive come fosse normale che questi bambini, posizionati prematuramente dall'adulto in posizione seduta, mostrassero poi una tensione ed una rigidità muscolare notevole: così, quando ad un bambino viene anticipata una posizione innaturale per quella fascia d'età, gli si impone anche un'azione corporea ed un ritmo corporeo innaturale.
Ma la posizione seduta, come d'altra parte anche la posizione prona e quella eretta del bambino, è una posizione che il bambino ottiene, scopre, comprende e sviluppa solo se da sé, costruendo e sperimentando tutte le posizioni e i movimenti transitori che la precedono.
L'adulto deve offrire tale possibilità di scoperta preparando un ambiente funzionale e posizionando più spesso possibile durante la giornata il piccolo, già dai 3 mesi di vita, in posizione supina su di un tappeto semi rigido a terra (ad esempio i tappeti termoisolanti a puzzle in gomma Eva), evitando così di tenerlo in sdraiette/altalene, ovetti, box, girelli, passeggini.
Nelle immagini quì sotto possiamo vedere la differenza di postura del piccolo, in particolare osservando la colonna vertebrale, rispetto ad una seduta conquistata passivamente dopo che l'adulto ce lo ha posizionato con cuscini fin da neonato (1° immagine in alto in entrambe le foto) e rispetto ad una seduta conquistata autonomamente dal bambino con i suoi tempi e ritmi e senza intervento dell'adulto nel posizionarlo (2° immagine in basso in entrambe le foto).
Ad esempio, secondo gli studi della pediatra Emmi Pikler per quanto riguarda lo sviluppo motorio autonomo del bambino, egli riesce a sedersi da solo quando comincia a gattonare: scoprendo la postura del gattonamento e sperimentando gli equilibri/disequilibri del corpo che questi movimenti provocano piano piano scopre e sperimenta da sé anche la postura seduta (circa verso i 9 mesi).
Da questo si evince che se un bambino non riesce a stare seduto da sé a 5-6 mesi non significa assolutamente che è un bambino che ha ritardi o anomalie nello sviluppo motorio e psicologico.
E' sì, anche psicologico, in quanto nel bambino piccolo 0-36 mesi lo sviluppo motorio-fisico va " a braccetto" e in stretta sintonia con lo sviluppo psicologico-emotivo-sensoriale e cognitivo.
Un bambino che viene messo in una posizione seduta precoce e "ha iniziato a giocare" in questa posizione, probabilmente ha un bisogno costante di essere rassicurato e supportato dall'adulto, in quanto il piccolo non conosce e non sa gestire le azioni e le reazioni del suo corpo nello spazio circostante, esercitate dalla forza di gravità (disequilibrio; caduta all'indietro; caduta in avanti; caduta a lato). E potrebbe spesso andare in stati d'animo connessi alla paura e all'angoscia di caduta manifestati con forti pianti.
Un bambino piccolo che, al contrario, è posizionato sempre in posizione supina, a terra, ed esplora l'ambiente attraverso le posizioni che sceglie e domina da sé, è un bambino che non ha bisogno di questo costante supporto e rassicurazione dell'adulto, in quanto è lui stesso sicuro e in grado di gestire le azioni e reazioni del suo corpo con sicurezza e fiducia in sé. Accanto, nel suo profondo sentire, sa di avere uno sguardo fiducioso incondizionato dell'adulto.
Inoltre, un bambino piccolo messo in posizione seduta anticipata, ha una tonicità passiva e "molle" delle articolazioni inferiori: articolazioni che vengono percepite dal bambino non come supporto e sicurezza.
Le articolazioni inferiori di un bambino piccolo che ha avuto la possibilità di muoversi in libertà, sperimentando tutte le posizioni e i movimenti transitori, avranno invece più tonicità, saranno più attive e forniranno un supporto sicuro per il movimento e l'equilibrio del bambino.
Di conseguenza, questa attività delle articolazioni inferiori invierà al cervello del bambino anche stimoli di carattere sensoriale: ciò avrà l'opportunità di sviluppare una mappa sempre più completa e complessa di attivazione del corpo, connessa alle aree della sensorialità, della percezione corporea e della sicurezza posturale.
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Quindi perché anticipare il naturale percorso del bambino?
Perchè stimolarlo, sottoporlo a ginnastica per allenarlo a posture non ancora conquistate?
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L'anticipazione e la stimolazione motoria del bambino rende disfunzionale l'acquisizione dell'equilibrio posturale del piccolo. Equilibrio che nel suo percorso di crescita e di maturazione va pesantemente ad influire nella concentrazione/attenzione del bambin* e del ragazz*: risulta molto difficile concentrarsi quando non si sta in equilibrio posturale e quando si deve ricercare costantemente l'equilibrio seduti in una seggiola.
Penso a tutti quei bambini e bambine che devono cercare di mantenere una posizione corporea con disequilibrio posturale (non acquisita autonomamente coi propri tempi), e con questa devono anche concentrarsi nel mangiare (e spesso secondo il "galateo adulto"), nel giocare, nello scrivere, ecc. Quanta fatica nel tenere l'attenzione e la concentrazione!
PONIAMOCI COME OSSERVATORI DEL MOVIMENTO DEL BAMBINO E CONSIDERIAMO IL BAMBINO COME MAESTRO DI EQUILIBRIO, DI POSTURA E DI MOVIMENTO.
Ecco perché si propone di abbandonare la pratica sociale dell'anticipazione dello sviluppo naturale del bambino e della bambina.
Riflettiamo e prendiamoci un tempo per FARCI DOMANDE ... domande che ci permetteranno di crescere i nostri bambini e renderli attivi nel loro naturale percorso di crescita e non passivi alla volontà e al bisogno dell'adulto!
Bibliografia consigliata:
Emmi Pikler, Datemi tempo, EdizioniScientifiche, Bologna, 2015
Emmi Pikler, Per una crescita libera. L'importanza di non interferire nella libertà di movimento dei bambini fin dal primo anno di vita, Editore Cortina, Torino 2003
A cura di Emanuela Cocever, Bambini attivi e autonomi. A cosa serve l'adulto? L'esperienza di Loczy, Zeroseiup, Bergamo, 2016
Monika Aly, Il mio bambino scopre se stesso e il mondo. Promuovere la crescita secondo l'approccio di Emmi Pikler, Edizioni Junior, Parma, 2016
A. Szanto-Feder, L'osservazione del movimento del bambino, Erickson 2014
G. Honegger Fresco, E. Cocever, B. Ongari, Tre sguardi sul bambino, Il Leone Verde 2020
Francesca Romana Grasso, Primi libri per leggere il mondo, Editrice Bibliografica 2020
Dott.ssa Lucia Vichi
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